Viaggiare

Scrivere storie è come compiere un viaggio dentro noi stessi alla scoperta di quel qualcosa che ci era sconosciuto e, diventando i personaggi delle nostre avventure, scriviamo storie. Storie che sanguinano. Storie che ridono. Storie che piangono. Storie capaci di emozionare e far sognare, se si è in grado di trascinare il lettore dentro quelle immagini e parole...

I fedelissimi

sabato 28 febbraio 2009

News da Mantova Comics & Games 2009

Un progetto scritto da me e da Francesco Matteuzzi, e disegnato da Manuela Soriani, è stato visto oggi a Mantova Comics & Games da Olivier Jalabert, un editor della Soleil.

Il suo giudizio è stato positivissimo, tanto che ha voluto tenere anche gli scritti per leggerseli con calma.

Ora, non sappiamo come si evolverà la cosa, ma le possibilità che questo progetto venga accettato sono buone. Staremo a vedere... ^________^

lunedì 23 febbraio 2009

Nota di merito

Io e Bea abbiamo anche un account su DeviantART (http://www.deviantart.com/), ci siamo conosciuti lì tre anni fa ^______^
Il mio nick è "elfodellanotte" e mi trovate QUI
Il nick di Bea è "Lady-Valiant" e la trovate QUI ---> rinnovato da poco

E su DeviantART la tavola 7 di LADY DOLL è stata annoverata nella gallery d'onore "Daily Deviations", con il seguente commento dell'amministratore:

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Lady-Valiant joined deviantART just recently, but already she has swept me off my feet with her style and progress! The art of LADY DOLL is clean and sophisticated, yet with a haunted, aged look. There's a balance of clean composition and rich details. [words by the suggester, and I so agree] LADY DOLL-second page preview- by *Lady-Valiant

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(ITA: Lady-Valiant ha aderito a deviantART solo di recente, ma già mi ha spiazzato con il suo stile e avanguardia! L'arte di LADY DOLL è pulita e sofisticata, con un che di inquietante, e un look dal sapore antico. C'è un equilibrio di pulita composizione e ricchezza di dettagli. [parole del suggester, e io sono d'accordo] LADY DOLL-seconda pagina in anteprima by * Lady-Valiant)


Che dire? Siamo felicissimi che la nostra creatura è così apprezzata, ancor prima della sua venuta al mondo!!

martedì 17 febbraio 2009

Tavola 7

Ecco in anteprima la tavola 7 del primo volume di Lady Doll, fumetto creato da me e da Bea.

martedì 3 febbraio 2009

ELIAS IL MALEDETTO


ELIAS IL MALEDETTO di Sylviane Corgiat e Corrado Mastantuono – edito da Vittorio Pavesio – 3 volumi, fine prima serie

Affascinante e spettacolare. Quest’opera mescola due generi in modo sapiente e con cognizione: il fantasy e il romanzo cavalleresco, con personaggi ripresi dall’ambiente rinascimentale. C’è infatti lo “smilzo” e il “gigante”, qui con accezione quasi “circense”: il nano “giullare” e l’uomo forzuto. La storia si dipana attraverso una delle più comuni tecniche narrative: il viaggio. Il protagonista viaggia per ritrovare il suo vero viso, rubato da uno stregone che gli ha donato il suo. Ma per riappropriarsi del suo volto, Elias deve recuperare tutta una serie di carte magiche o uccidere lo stregone che gli ha lanciato il maleficio. Prima di allora, Elias era un re spietato… oggi è un cavaliere errante in cerca della propria identità e in cerca di un gruppo di potenti artefatti in grado di concedere una “seconda possibilità” a chi ne fa uso riparando agli errori del passato. Il tema della cerca, della propria identità e di una possibile via di redenzione, la sword & sorcery di Conan il Cimmero e il tema, se così si può chiamare, della “raccolta delle carte” si intrecciano in una trama interessante. Particolare è l’artefatto magico, un set di carte/tarocchi, che è parte integrante dell’immaginario fumettistico e dell’animazione giapponese, spesso legato al merchandising. Qui quest’elemento è ben amalgamato agli altri, e perde la sua connotazione collezionistica; infatti, in Elias il maledetto il completamento del set non è l’obiettivo, ma è il mezzo per arrivare a qualcosa di più importante. E il bello è che queste carte/tarocchi vengono utilizzate attivamente nei combattimenti. Ma la cosa che stupisce di più è la densità della narrazione: in 56 tavole succede di tutto, con dialoghi lunghi nelle scene statiche e tavole mute dove c’è l’azione, che è dosata alla perfezione; i combattimenti non sono né troppo brevi né troppo lunghi, durano il giusto. Nel primo volume la narrazione scorre veloce sui binari dell’avventura, riservandoci interludi drammatici e umoristici miscelati ad arte, nei quali si muove una galleria di personaggi eterogenei e ben caratterizzati. Corgiat crea una storia semplice, ma appassionante fin dalle prime tavole dove tutto gira e si incastra in una sublime armonia che ti trascina nella trama, vivendo le emozioni dei personaggi stessi. Dall’altra parte, Mastantuono crea graficamente un mondo originalissimo, mischiando aspetti medioevali a quelli meccanici del futuro. I due tempi che si intrecciano danno vita ad un’opera spettacolare che non tradisce gli amanti del fantasy classico. Mastantuono, inoltre, ci dà un’ulteriore prova della sua grande versatilità, cambiando stile a seconda della storia che deve disegnare. Infatti, lavora per la Disney, per la Bonelli ed Elias il maledetto è edito in Francia da Les Humanoides Associés e tradotto in Italia dalla Pavesio: il giusto riconoscimento per un grande Maestro italiano della Nona Arte.
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Recensione pubblicata sul numero di Gennaio 2009 della rivista Campo de' fiori.

20th CENTURY BOYS


20th CENTURY BOYS di Naoki Urasawa

20th Century Boys ha una trama solida e ben congegnata. L’autore, infatti, sembra aver pianificato tutto il lavoro a tavolino, poiché partendo da un determinato presupposto iniziale (un gruppo di bambini progetta la distruzione e la salvezza della Terra), ci cattura con una narrazione costruita su continui salti temporali, disseminando indizi che faranno da filo conduttore per tutta l’opera. Questo ci permette di mettere un tassello dopo l’altro per comporre l’intero puzzle, anche attraverso l’uso del flashback che viene usato per mostrarci l’infanzia dei protagonisti e farci entrare nel loro mondo… conoscere i loro caratteri e le loro motivazioni, in modo approfondito. Ma l’autore non ci facilita il lavoro deduttivo, cambiando spesso le carte in tavola e le condizioni dei personaggi; come nella vita vera, tutto è dominato dall’incertezza e l’imprevisto è sempre alle porte. Quello di 20th Century Boys non è certo un mondo piatto; preparatevi, quindi, a gustare il sapore dell’imprevedibilità. Tutti i personaggi hanno una psicologia ben definita, questo ci permette di immedesimarci maggiormente con loro e vivere le stesse emozioni provate da Kenji e dagli altri. Paura… incertezze… smarrimento… rabbia… superbia… tutto questo trasuda dal fumetto e ci proietta dentro le sue pagine per condurci per mano tra le avventure dei protagonisti. All’inizio sarà divertente vedere come i piccoli sono cresciuti e come hanno impostato la loro vita. In seguito, una volta conosciuti i loro caratteri e le loro storie, sarà piacevole vedere come si comporteranno riguardo le sorti del mondo. Chi da bambino non ha sognato di salvare il pianeta dalle catastrofi più assurde? E proprio queste sciagure prendono forma nel futuro, sotto il simbolo che i protagonisti usavano da piccoli per crearci una bandiera e fantasticare sulle sorti del mondo. Il tutto sostenuto da un disegno essenziale che ben caratterizza l’impostazione grafica dei personaggi, ma potrebbe far storcere il naso ai maniaci del disegno “figo”. Ecco, giudicare quest’opera solo dandogli una sfogliata e riposarlo negli scaffali di una fumetteria, potrebbe essere un tragico errore. Tanto che alla fine di ogni volume, c’è solo una cosa che vuoi assolutamente sapere: quando uscirà il prossimo numero? Non fatevi scoraggiare dal prezzo piuttosto alto, i 7 euro saranno ben spesi. Certo, per chi non è appassionato di fumetti, possono sembrare un’enormità, ma se un’opera affascina non si guarda più il costo… si compra e basta. E 20th Century Boys attrae per come l’autore maneggia le immagini e le espressioni dei personaggi, sviluppando uno stile di disegno perfettamente funzionale alla narrazione e alle scene d'azione. Nell’impostazione della tavola Urasawa si dimostra inoltre un narratore esperto, riuscendo a conferire alla storia un ritmo abbastanza sostenuto e coinvolgente. Insomma, 20th Century Boys affascina sia per il reparto grafico che per quello narrativo. Non acquistarlo equivarrebbe a commettere un omicidio nei confronti della Nona Arte.
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Recensione pubblicata sulla rivista Campo de' fiori.